POESIE, FRAMMENTI E TESTIMONIANZE -TESTO GRECO A FRONTE
- Titolo: POESIE, FRAMMENTI E TESTIMONIANZE -TESTO GRECO A FRONTE
- Codice EAN 13: 9788818031904
- Autore: Saffo
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Classici greci e latini
- N° Pagine: 672
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Peso (kg): 0,48
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Classici
- Cedola: 03/2020
Contenuto
Due strade si aprono davanti allo studioso impegnato a introdurre Saffo e la sua poesia. La prima è molto breve, una rassegna ordinata e sistematica dei frammenti della sua poesia e
delle testimonianze sul suo conto: gli uni e le altre insufficienti a ricostruire una personalità letteraria e un quadro coerente
di una produzione poetica così articolata. La seconda è molto
lunga e si snoda per le tappe della fortuna di Saffo, o meglio
dell’immagine che già gli antichi trasmisero di lei: la Saffo
amante brutta, piccola e nera; la Saffo perversa ninfomane;
la Saffo maestra di scuola e Socrate in gonnella; la Saffo vessillifera della femminilità e persino del femminismo. La prima
Saffo resta un grande interrogativo nella storia della letteratura greca e mondiale. La seconda – quella ‘falsa’, divenuta di
volta in volta Omero, Socrate, santa, prostituta, sacerdotessa,
etera, maestra di scuola, tribade, e tanto altro ancora – è un
patrimonio dell’umanità.
Nata a Ereso e vissuta a Mitilene, sull’isola di Lesbo, tra VII
e VI sec. a.C., Saffo è – certo a sua insaputa – la maggiore
poetessa di tutti i tempi. Fu animatrice di una cerchia femminile con ampie funzioni cultuali (Afrodite, Muse, Cariti) ed
educative, cui partecipavano ragazze provenienti da Lesbo e
da altre parti del mondo egeo, che ricevevano una formazione aristocratica, anche in vista delle funzioni sociali da
assumere una volta spose. Di questa attività e dei suoi eventi
comunitari la poesia saffica – lungi dall’essere un diaristico
cri de coeur – era sostanza e celebrazione. Gli Alessandrini
la ripartirono in 9 libri di canti, di cui restano oggi poco più
di 200 frammenti e un centinaio di testimonianze. Quanto
basta, però, per continuare a ispirare l’immaginario dell’Occidente, dalle poetiche del frammento ai gender studies.
delle testimonianze sul suo conto: gli uni e le altre insufficienti a ricostruire una personalità letteraria e un quadro coerente
di una produzione poetica così articolata. La seconda è molto
lunga e si snoda per le tappe della fortuna di Saffo, o meglio
dell’immagine che già gli antichi trasmisero di lei: la Saffo
amante brutta, piccola e nera; la Saffo perversa ninfomane;
la Saffo maestra di scuola e Socrate in gonnella; la Saffo vessillifera della femminilità e persino del femminismo. La prima
Saffo resta un grande interrogativo nella storia della letteratura greca e mondiale. La seconda – quella ‘falsa’, divenuta di
volta in volta Omero, Socrate, santa, prostituta, sacerdotessa,
etera, maestra di scuola, tribade, e tanto altro ancora – è un
patrimonio dell’umanità.
Nata a Ereso e vissuta a Mitilene, sull’isola di Lesbo, tra VII
e VI sec. a.C., Saffo è – certo a sua insaputa – la maggiore
poetessa di tutti i tempi. Fu animatrice di una cerchia femminile con ampie funzioni cultuali (Afrodite, Muse, Cariti) ed
educative, cui partecipavano ragazze provenienti da Lesbo e
da altre parti del mondo egeo, che ricevevano una formazione aristocratica, anche in vista delle funzioni sociali da
assumere una volta spose. Di questa attività e dei suoi eventi
comunitari la poesia saffica – lungi dall’essere un diaristico
cri de coeur – era sostanza e celebrazione. Gli Alessandrini
la ripartirono in 9 libri di canti, di cui restano oggi poco più
di 200 frammenti e un centinaio di testimonianze. Quanto
basta, però, per continuare a ispirare l’immaginario dell’Occidente, dalle poetiche del frammento ai gender studies.