MEMORIE DEL SOTTOSUOLO
- Titolo: MEMORIE DEL SOTTOSUOLO
- Codice EAN 13: 9788818036077
- Autore: Dostoevskij Fedor Michailovic
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Grande biblioteca rusconi
- N° Pagine: 176
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Narrativa straniera
- Cedola: 02/2024
Contenuto
Il romanzo Memorie del sottosuolo esce a puntate nel
1865 sulla rivista “Epoca”, in un momento cruciale della
vita personale e lavorativa dello scrittore. Questo romanzo
si divide in due parti: nella prima si trova il vero e proprio
monologo filosofico contro il positivismo e il romanticismo;
la seconda parte, invece, tratta la rievocazione memoriale della storia accaduta al protagonista che l’autore usa
per dare credito alla malvagità nell’animo degli uomini. Il
protagonista delle Memorie, che ha tratti autobiografici di
Dostoevskij, è un uomo timido, senza risorse e che viene
respinto nel sottosuolo dalla brutalità della vita sociale. Per
questo motivo il protagonista cerca di sfogarsi contro qualcuno che si trova più in basso di lui e decide di tormentare
Liza, una misera prostituta alle prime armi, che incontra in
una gelida sera di neve.
Fëdor Dostoevskij nasce a Mosca da una famiglia aristocratica decaduta e di modeste condizioni. Nonostante le
ristrettezze economiche, il padre, medico dell’ospedale dei
poveri, riesce a mandare i figli a studiare a San Pietroburgo, dove Fëdor studia ingegneria militare. Nel 1846
pubblica il suo primo romanzo, Povera gente, che riscuote
un successo immediato. Il 1861 invece è l’anno di Umiliati
e offesi. A distanza di poco tempo lo scrittore pubblica
Delitto e castigo, il romanzo che lo renderà celebre anche
all’estero. Nel gennaio del 1868 la rivista «Il messaggero russo» comincia la pubblicazione a puntate dell’Idiota,
mentre lo scrittore sta ancora lavorando al romanzo, che
termina a Firenze, dove trascorre l’inverno tra il 1868 e
il 1869. Nel 1871 appare I demoni, in cui l’autore critica
violentemente l’ideologia e i metodi dei nichilisti, teorici
dell’anarchismo e del terrorismo. Nel 1873 l’autore pubblica Il diario di uno scrittore e nel 1880 I fratelli Karamazov,
il suo ultimo romanzo. La morte infatti lo coglie l’anno
seguente a San Pietroburgo.
1865 sulla rivista “Epoca”, in un momento cruciale della
vita personale e lavorativa dello scrittore. Questo romanzo
si divide in due parti: nella prima si trova il vero e proprio
monologo filosofico contro il positivismo e il romanticismo;
la seconda parte, invece, tratta la rievocazione memoriale della storia accaduta al protagonista che l’autore usa
per dare credito alla malvagità nell’animo degli uomini. Il
protagonista delle Memorie, che ha tratti autobiografici di
Dostoevskij, è un uomo timido, senza risorse e che viene
respinto nel sottosuolo dalla brutalità della vita sociale. Per
questo motivo il protagonista cerca di sfogarsi contro qualcuno che si trova più in basso di lui e decide di tormentare
Liza, una misera prostituta alle prime armi, che incontra in
una gelida sera di neve.
Fëdor Dostoevskij nasce a Mosca da una famiglia aristocratica decaduta e di modeste condizioni. Nonostante le
ristrettezze economiche, il padre, medico dell’ospedale dei
poveri, riesce a mandare i figli a studiare a San Pietroburgo, dove Fëdor studia ingegneria militare. Nel 1846
pubblica il suo primo romanzo, Povera gente, che riscuote
un successo immediato. Il 1861 invece è l’anno di Umiliati
e offesi. A distanza di poco tempo lo scrittore pubblica
Delitto e castigo, il romanzo che lo renderà celebre anche
all’estero. Nel gennaio del 1868 la rivista «Il messaggero russo» comincia la pubblicazione a puntate dell’Idiota,
mentre lo scrittore sta ancora lavorando al romanzo, che
termina a Firenze, dove trascorre l’inverno tra il 1868 e
il 1869. Nel 1871 appare I demoni, in cui l’autore critica
violentemente l’ideologia e i metodi dei nichilisti, teorici
dell’anarchismo e del terrorismo. Nel 1873 l’autore pubblica Il diario di uno scrittore e nel 1880 I fratelli Karamazov,
il suo ultimo romanzo. La morte infatti lo coglie l’anno
seguente a San Pietroburgo.