DECAMERON
- Titolo: DECAMERON
- Codice EAN 13: 9788818036398
- Autore: Boccaccio Giovanni
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Grande biblioteca rusconi
- N° Pagine: 612
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Peso (kg): 0,52
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Classici
- Cedola: 06/2020
Contenuto
Il Decameron è l’opera principale del Boccaccio e quella
che gli procurò la fama di grandissimo prosatore italiano.
Fu composto tra il 1348 e il 1353 nel pieno della maturità artistica dello scrittore. Un gruppo di dieci giovani (tre
uomini e sette donne), per sfuggire alla peste diffusasi a
Firenze nel 1348, si riuniscono in un luogo appartato e si
alternano nel racconto di cento novelle di contenuto e intonazione prevalentemente amorosi.
Giovanni Boccaccio nacque a Firenze (o forse a Certaldo)
tra giugno e luglio del 1313, figlio illegittimo del ricco mercante Boccaccino di Chelino che lo riconobbe e lo accolse
in casa, facendogli compiere i primi studi: ebbe una formazione culturale completa e lesse soprattutto Dante, per
il quale maturò un culto che avrebbe mantenuto per tutta
la vita. Fondamentalmente Boccaccio è un autodidatta e
manifesta fin dai primi anni una decisa propensione per la
letteratura. Per questo, fu presto ammesso a frequentare la società elegante della corte angioina dove conobbe
Maria d’Aquino di cui s’innamorò. A lei dedicò molte opere
come Filocolo, Elegia di Madonna Fiammetta, Amorosa
visione. Morì a Certaldo il 21 dicembre 1375 e lì venne
sepolto, dove si trova tuttora la sua tomba.
che gli procurò la fama di grandissimo prosatore italiano.
Fu composto tra il 1348 e il 1353 nel pieno della maturità artistica dello scrittore. Un gruppo di dieci giovani (tre
uomini e sette donne), per sfuggire alla peste diffusasi a
Firenze nel 1348, si riuniscono in un luogo appartato e si
alternano nel racconto di cento novelle di contenuto e intonazione prevalentemente amorosi.
Giovanni Boccaccio nacque a Firenze (o forse a Certaldo)
tra giugno e luglio del 1313, figlio illegittimo del ricco mercante Boccaccino di Chelino che lo riconobbe e lo accolse
in casa, facendogli compiere i primi studi: ebbe una formazione culturale completa e lesse soprattutto Dante, per
il quale maturò un culto che avrebbe mantenuto per tutta
la vita. Fondamentalmente Boccaccio è un autodidatta e
manifesta fin dai primi anni una decisa propensione per la
letteratura. Per questo, fu presto ammesso a frequentare la società elegante della corte angioina dove conobbe
Maria d’Aquino di cui s’innamorò. A lei dedicò molte opere
come Filocolo, Elegia di Madonna Fiammetta, Amorosa
visione. Morì a Certaldo il 21 dicembre 1375 e lì venne
sepolto, dove si trova tuttora la sua tomba.