MEMORIE DA UNA CASA DI MORTI (ED. INTEGRALE)
- Titolo: MEMORIE DA UNA CASA DI MORTI (ED. INTEGRALE)
- Codice EAN 13: 9788818037197
- Autore: Dostoevskij Fedor Michailovic
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Grande biblioteca rusconi
- N° Pagine: 372
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Narrativa straniera
- Cedola: 02/2024
Contenuto
Romanzo, saggio divulgativo e libro autobiografico al tempo stesso, quest’opera di Dostoevskij
ritrae la vita dei condannati in un campo di prigionia siberiano, dove aveva vissuto
in prima persona in esilio. Scritto nella forma del diario, lo scrittore russo nella prefazione
ne attribuisce la paternità a un recluso immaginario accusato di omicidio. Il libro arriva a
riflessioni di ampio respiro sulla condizione umana: i reclusi condannati ai lavori forzati
che popolano le celle, i carcerieri e le figure del popolo russo sullo sfondo vengono così
splendidamente descritti da far emergere la loro nascosta umanità, i loro sentimenti più
profondi, i loro intimi segreti o tragiche colpe. Dostoevskij accompagna il lettore in mezzo
ai “dannati” (fra cui regna quella “morte” invocata nel titolo), portando alla luce quella
scintilla di umanità che emerge fra i sentimenti più profondi dei prigionieri, fra i loro intimi
segreti o tragiche colpe.
ritrae la vita dei condannati in un campo di prigionia siberiano, dove aveva vissuto
in prima persona in esilio. Scritto nella forma del diario, lo scrittore russo nella prefazione
ne attribuisce la paternità a un recluso immaginario accusato di omicidio. Il libro arriva a
riflessioni di ampio respiro sulla condizione umana: i reclusi condannati ai lavori forzati
che popolano le celle, i carcerieri e le figure del popolo russo sullo sfondo vengono così
splendidamente descritti da far emergere la loro nascosta umanità, i loro sentimenti più
profondi, i loro intimi segreti o tragiche colpe. Dostoevskij accompagna il lettore in mezzo
ai “dannati” (fra cui regna quella “morte” invocata nel titolo), portando alla luce quella
scintilla di umanità che emerge fra i sentimenti più profondi dei prigionieri, fra i loro intimi
segreti o tragiche colpe.