TRA CIME,BOSCHI E PALUDI
- Titolo: TRA CIME,BOSCHI E PALUDI
- Codice EAN 13: 9788862623025
- Autore: Gramignani Giorgio
- Editore: Idea libri
- Collana: Passione caccia
- N° Pagine: 448
- Dimensioni (cm): 14,00 x 20,50
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Hobby e tempo libero
- Cedola: 03/2021
Contenuto
Gramignani si trova ad attraversare, alle soglie del Duemila, un momento in cui
in Italia già si profilava quella recessione culturale che mise in discussione la
sopravvivenza del popolo dei cacciatori; l’Autore cerca così di ridefinire lo status
di chi, come lui, ritrova la sua vera dimensione solo tra cime, boschi e paludi,
alla ricerca degli amati selvatici. Sul filo di una memoria appassionata e commossa, si snodano lungo le pagine di questo libro ricordi di cacce a starne e a
coturnici, dall’Umbria alla Regione balcanica; di battute a beccacce nella Valle
dell’Ofanto, nel Gargano e sulle pendici del suo bel Conero, monte delle origini.
Così Gramignani si definisce «... un poeta che per tutta la vita, indossando la
vecchia cacciatora logora e stinta come una divisa e come una bandiera, inseguì
senza sosta una visione di bellezza e di perfezione, materiate di pura poesia».
Medico odontoiatra, Giorgio Gramignani (Ancona, 1907-2001) divise la sua esistenza tra l’esercizio della professione e un’appassionata partecipazione alla
vita cino-venatoria del nostro paese. Collaboratore delle più importanti riviste
del settore, oltre a Tra cime, boschi e paludi pubblicò i volumi Coturnici e starne
(1995) e Moralità e filosofia della caccia alla luce della filogenesi e della moderna
etologia (1997). Consigliere nazionale della Federcaccia per circa venticinque
anni, fu membro del CIC, presidente regionale dell’ENCI e presidente del Club
della Beccaccia. Fu giudice di gara e allevatore di pointer con l’affisso «del
Conero». Fu inoltre presidente della sezione amiatina di Italia Nostra.
in Italia già si profilava quella recessione culturale che mise in discussione la
sopravvivenza del popolo dei cacciatori; l’Autore cerca così di ridefinire lo status
di chi, come lui, ritrova la sua vera dimensione solo tra cime, boschi e paludi,
alla ricerca degli amati selvatici. Sul filo di una memoria appassionata e commossa, si snodano lungo le pagine di questo libro ricordi di cacce a starne e a
coturnici, dall’Umbria alla Regione balcanica; di battute a beccacce nella Valle
dell’Ofanto, nel Gargano e sulle pendici del suo bel Conero, monte delle origini.
Così Gramignani si definisce «... un poeta che per tutta la vita, indossando la
vecchia cacciatora logora e stinta come una divisa e come una bandiera, inseguì
senza sosta una visione di bellezza e di perfezione, materiate di pura poesia».
Medico odontoiatra, Giorgio Gramignani (Ancona, 1907-2001) divise la sua esistenza tra l’esercizio della professione e un’appassionata partecipazione alla
vita cino-venatoria del nostro paese. Collaboratore delle più importanti riviste
del settore, oltre a Tra cime, boschi e paludi pubblicò i volumi Coturnici e starne
(1995) e Moralità e filosofia della caccia alla luce della filogenesi e della moderna
etologia (1997). Consigliere nazionale della Federcaccia per circa venticinque
anni, fu membro del CIC, presidente regionale dell’ENCI e presidente del Club
della Beccaccia. Fu giudice di gara e allevatore di pointer con l’affisso «del
Conero». Fu inoltre presidente della sezione amiatina di Italia Nostra.