TRAGEDIA IN CASA COE
- Titolo: TRAGEDIA IN CASA COE
- Codice EAN 13: 9788818032093
- Autore: Van Dine S.s.
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Classici del giallo
- N° Pagine: 240
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Peso (kg): 0,29
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Narrativa straniera
- Cedola: 04/2020
Contenuto
In casa Coe è in corso una terribile tragedia:
Archer, collezionista d’arte orientale, viene
trovato morto nella propria stanza ermeticamente chiusa dall’interno. Per il medico legale
Emanuel Doremus non ci sono dubbi: si tratta
di suicidio. Eppure non pochi, tra conoscenti,
amici e servitù, nutrono dubbi in proposito.
C’è qualcosa di strano, ma per fortuna Philo
Vance è amico dei Coe.
Prima di diventare S.S. Van Dine, Willard Huntington
Wright era un brillante intellettuale newyorkese, laureato
alla Harvard University, noto come giornalista e raffinato
critico d’arte, collaboratore delle migliori testate dell’Est
e autore, a 28 anni, di un romanzo sperimentale, The
man of promise, che i critici giudicarono con grande
favore. All’età di 35 anni, William Huntington Wright si
ammalò di tubercolosi e, costretto a letto, i medici gli
consigliarono vivamente di abbandonare il lavoro, e di
dedicarsi a letture “amene” come il romanzo poliziesco.
L’argomento lo appassionò a tal punto che Wright decise
di scrivere una “storia del giallo” e, di lì a breve, si cimentò
egli stesso nel genere con un romanzo, La strana morte
del signor Benson pubblicato con lo pseudonimo S.S. Van
Dine, in cui per la prima volta si affacciava sulle scene
della detective story l’esteta, intellettuale, aristocratico,
snob, cultore d’arte e di molto altro ancora: Philo Vance.
Archer, collezionista d’arte orientale, viene
trovato morto nella propria stanza ermeticamente chiusa dall’interno. Per il medico legale
Emanuel Doremus non ci sono dubbi: si tratta
di suicidio. Eppure non pochi, tra conoscenti,
amici e servitù, nutrono dubbi in proposito.
C’è qualcosa di strano, ma per fortuna Philo
Vance è amico dei Coe.
Prima di diventare S.S. Van Dine, Willard Huntington
Wright era un brillante intellettuale newyorkese, laureato
alla Harvard University, noto come giornalista e raffinato
critico d’arte, collaboratore delle migliori testate dell’Est
e autore, a 28 anni, di un romanzo sperimentale, The
man of promise, che i critici giudicarono con grande
favore. All’età di 35 anni, William Huntington Wright si
ammalò di tubercolosi e, costretto a letto, i medici gli
consigliarono vivamente di abbandonare il lavoro, e di
dedicarsi a letture “amene” come il romanzo poliziesco.
L’argomento lo appassionò a tal punto che Wright decise
di scrivere una “storia del giallo” e, di lì a breve, si cimentò
egli stesso nel genere con un romanzo, La strana morte
del signor Benson pubblicato con lo pseudonimo S.S. Van
Dine, in cui per la prima volta si affacciava sulle scene
della detective story l’esteta, intellettuale, aristocratico,
snob, cultore d’arte e di molto altro ancora: Philo Vance.