SOGNI DI UN VISIONARIO,I
- Titolo: SOGNI DI UN VISIONARIO,I
- Codice EAN 13: 9788818034639
- Autore: Kant Immanuel
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Classici del pensiero
- N° Pagine: 96
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Rilegatura: Brossura con alette
- Cedola: 01/2020
Contenuto
L’occasione della stesura del trattato viene suggerita ad
Immanuel Kant da Emanuel Swedenborg, uno svedese suo
contemporaneo che, tra il 1749 e il 1758, pubblica un’opera intitolata Arcana coelestia, in cui sostiene di essere
in contatto diretto con il mondo degli spiriti e le anime dei
defunti. Lo scritto di Kant, nato come risposta alle sollecitazioni di molti intellettuali che chiedevano una sua opinione in proposito, lasciò tutti spaesati e venne reputato
destabilizzante e ambiguo perché non si comprese se egli
sostenesse o meno l’immortalità dell’anima. Scopo di questo pamphlet antimetafisico è infatti quello di mostrare,
con una provocante vena ironica, quanto incapace sia la
natura dell’uomo di conoscere lo spirito e tutto quel mondo immateriale che lo circonda. Kant inizia così a porre i
primi paletti ai limiti conoscitivi della ragione umana, che
saranno poi rinsaldati nella futura dottrina della “Dialettica
trascendentale”.
Immanuel Kant (Königsberg, 1724-1804) nasce da genitori
pietisti di origini scozzesi; studia presso il Collegium Fridericianum per poi iscriversi all’Università di Königsberg,
dove segue con profitto i corsi di fisica, logica e matematica e dove, molti anni dopo, nel 1770, otterrà la cattedra
in logica e metafisica. Oltre a filosofia, matematica e logica, si interessa sempre di più anche alla religione, cercandone una spiegazione razionale piuttosto che astratta; ad
oggi, infatti, è considerato il massimo esponente dell’Illuminismo tedesco, avendo smantellato dalle fondamenta la
metafisica dogmatica mediante una critica della ragione,
volta a determinare i limiti del campo conoscitivo umano
e individuarne le facoltà.
Immanuel Kant da Emanuel Swedenborg, uno svedese suo
contemporaneo che, tra il 1749 e il 1758, pubblica un’opera intitolata Arcana coelestia, in cui sostiene di essere
in contatto diretto con il mondo degli spiriti e le anime dei
defunti. Lo scritto di Kant, nato come risposta alle sollecitazioni di molti intellettuali che chiedevano una sua opinione in proposito, lasciò tutti spaesati e venne reputato
destabilizzante e ambiguo perché non si comprese se egli
sostenesse o meno l’immortalità dell’anima. Scopo di questo pamphlet antimetafisico è infatti quello di mostrare,
con una provocante vena ironica, quanto incapace sia la
natura dell’uomo di conoscere lo spirito e tutto quel mondo immateriale che lo circonda. Kant inizia così a porre i
primi paletti ai limiti conoscitivi della ragione umana, che
saranno poi rinsaldati nella futura dottrina della “Dialettica
trascendentale”.
Immanuel Kant (Königsberg, 1724-1804) nasce da genitori
pietisti di origini scozzesi; studia presso il Collegium Fridericianum per poi iscriversi all’Università di Königsberg,
dove segue con profitto i corsi di fisica, logica e matematica e dove, molti anni dopo, nel 1770, otterrà la cattedra
in logica e metafisica. Oltre a filosofia, matematica e logica, si interessa sempre di più anche alla religione, cercandone una spiegazione razionale piuttosto che astratta; ad
oggi, infatti, è considerato il massimo esponente dell’Illuminismo tedesco, avendo smantellato dalle fondamenta la
metafisica dogmatica mediante una critica della ragione,
volta a determinare i limiti del campo conoscitivo umano
e individuarne le facoltà.