CASA DELLA GIOIA, LA
- Titolo: CASA DELLA GIOIA, LA
- Codice EAN 13: 9788818035650
- Autore: Wharton Edith
- Editore: Rusconi editore
- Collana: Grande biblioteca rusconi
- N° Pagine: 352
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Peso (kg): 0,37
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Narrativa straniera
- Cedola: 03/2020
Contenuto
Pubblicato nell’ottobre del 1905, il romanzo conosce fin da
subito un enorme successo. La protagonista, Lily Bart, è
un’affascinante ventinovenne che vive a New York. Rimasta
orfana di entrambi i genitori durante la giovinezza, viene affidata a una zia austera e bigotta; nonostante ciò frequenta
salotti e ambienti mondani, nei quali riesce a distinguersi per
eleganza e buone maniere. Circondata dal lusso e dal mondo
sfavillante di feste, balli e soggiorni in campagna, Lily rimane
comunque priva di mezzi, elemento indispensabile per trovare un marito all’altezza delle sue aspettative. Anche se molti uomini ambirebbero alla sua mano, la ragazza non viene
attratta da nessuno di loro, e non vuole accontentarsi di un
matrimonio di facciata o di convenienza, pur non volendo
rinunciare al mondo aristocratico e benestante. In una folla di
personaggi pieni di mezzi ma poveri di spirito, spicca la figura
della protagonista con i suoi pregi e i suoi difetti, elevandosi
a una sorta di eroina tragica legata a quel mondo ma incapace di assecondarlo completamente. Con La casa della gioia
Edith Wharton ricostruisce un affresco, realistico e crudele,
della società americana dei primi del Novecento dove non c’è
spazio per l’innocenza, dove ciò che conta è solo il proprio
vantaggio personale.
L’America in cui nasce Edith Wharton è l’America che la letteratura statunitense ci consegna nei suoi migliori romanzi. La
cruenta guerra civile, terminata nel 1865, ha portato con sé un
inevitabile sconvolgimento di valori, i cui riflessi si espandono
variamente nell’universo della cultura. A differenza di molti
periodi post-bellici, dopo una crisi finanziaria iniziale, negli
Stati Uniti i decenni che concludono il diciannovesimo secolo
sono forieri di grande espansione economica. In questo mondo
Edith cresce e si sposa con il bostoniano Edward Wharton;
nonostante ciò, si sente soffocare, si sente spaesata nel proprio
paese. Decide così di trasferirsi e vivere in Europa; è proprio la
prospettiva a distanza che la penna elegante della Wharton ci
consegna uno dopo l’altro quei particolareggiati quanto arguti
ritratti di gruppo dell’aristocrazia americana. Così l’indimenticabile Casa della gioia, opera che segna la maggiore età della Wharton come romanziera; così ancora il grande romanzo
L’età dell’innocenza, che porterà all’autrice il premio Pulitzer.
Nel 1937 pubblica Ghosts, una celebre raccolta di racconti sui
fantasmi, in parte ispirata agli scritti di narrativa fantastica del
suo amico e maestro Henry James. Muore nello stesso anno,
lasciando incompiuto il suo ultimo romanzo Bucanieri.
subito un enorme successo. La protagonista, Lily Bart, è
un’affascinante ventinovenne che vive a New York. Rimasta
orfana di entrambi i genitori durante la giovinezza, viene affidata a una zia austera e bigotta; nonostante ciò frequenta
salotti e ambienti mondani, nei quali riesce a distinguersi per
eleganza e buone maniere. Circondata dal lusso e dal mondo
sfavillante di feste, balli e soggiorni in campagna, Lily rimane
comunque priva di mezzi, elemento indispensabile per trovare un marito all’altezza delle sue aspettative. Anche se molti uomini ambirebbero alla sua mano, la ragazza non viene
attratta da nessuno di loro, e non vuole accontentarsi di un
matrimonio di facciata o di convenienza, pur non volendo
rinunciare al mondo aristocratico e benestante. In una folla di
personaggi pieni di mezzi ma poveri di spirito, spicca la figura
della protagonista con i suoi pregi e i suoi difetti, elevandosi
a una sorta di eroina tragica legata a quel mondo ma incapace di assecondarlo completamente. Con La casa della gioia
Edith Wharton ricostruisce un affresco, realistico e crudele,
della società americana dei primi del Novecento dove non c’è
spazio per l’innocenza, dove ciò che conta è solo il proprio
vantaggio personale.
L’America in cui nasce Edith Wharton è l’America che la letteratura statunitense ci consegna nei suoi migliori romanzi. La
cruenta guerra civile, terminata nel 1865, ha portato con sé un
inevitabile sconvolgimento di valori, i cui riflessi si espandono
variamente nell’universo della cultura. A differenza di molti
periodi post-bellici, dopo una crisi finanziaria iniziale, negli
Stati Uniti i decenni che concludono il diciannovesimo secolo
sono forieri di grande espansione economica. In questo mondo
Edith cresce e si sposa con il bostoniano Edward Wharton;
nonostante ciò, si sente soffocare, si sente spaesata nel proprio
paese. Decide così di trasferirsi e vivere in Europa; è proprio la
prospettiva a distanza che la penna elegante della Wharton ci
consegna uno dopo l’altro quei particolareggiati quanto arguti
ritratti di gruppo dell’aristocrazia americana. Così l’indimenticabile Casa della gioia, opera che segna la maggiore età della Wharton come romanziera; così ancora il grande romanzo
L’età dell’innocenza, che porterà all’autrice il premio Pulitzer.
Nel 1937 pubblica Ghosts, una celebre raccolta di racconti sui
fantasmi, in parte ispirata agli scritti di narrativa fantastica del
suo amico e maestro Henry James. Muore nello stesso anno,
lasciando incompiuto il suo ultimo romanzo Bucanieri.