IRA,L'-TESTO LATINO A FRONTE
IRA,L'-TESTO LATINO A FRONTE

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  • Titolo: IRA,L'-TESTO LATINO A FRONTE
  • Codice EAN 13: 9788818037005
  • Autore: Seneca Lucio Anneo
  • Editore: Rusconi editore
  • Collana: Classici greci e latini
  • N° Pagine: 336
  • Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
  • Peso (kg): 0,36
  • Rilegatura: Brossura con alette
  • Argomento: Classici
  • Cedola: 03/2024


Contenuto
Il De ira è una profonda riflessione sull’uomo e le sue passioni affrontata da Seneca
con particolare attenzione al legame fra le forme dell’ira e lo strapotere politico e affidata alla forte condanna di tale impulso anche nelle relazioni interpersonali. Legata
tanto a un sentimento di vendetta sia per un’ingiuria reale o presunta di cui ci si sente
vittima sia per l’indignazione dinanzi alla malvagità altrui quanto a forme dirompenti
del potere politico, il furor di tale passione si traduce nell’assoluta mancanza di autocontrollo, nella tensione irrazionale verso uno scopo autodistruttivo e fortemente
destabilizzante per l’equilibrio sociale. Quale esperienza politica e morale sia sottesa
all’appassionata analisi senecana dell’ira, condannata come fattore di turbamento
e di perdita temporanea della ragione che rende incapaci di distinguere il giusto e
il vero, traspare da numerosi passi del trattato. Definita come (affectus) maxime ex
omnibus taetrus ac rabidus può essere vanificata soltanto dall’orgogliosa vittoria della
sapientia nella consapevolezza che tale male non dà all’uomo alcun diritto, neppure
quello della memoria poiché ne affiderà il ricordo all’odio. E Seneca in quella sapientia che non dimentica mai sé nell’altro invita a colere humanitatem affinché nulli
cadaver nostrum iaceat invisum (ira 3,43,2).

Lucio Anneo Seneca (4 a.C.-65 d.C.) è una delle figure di maggior rilievo della letteratura latina e l’esponente più illustre della prosa filosofica stoica romana in una
prospettiva che sviluppa e rielabora i principali temi filosofici della morale antica. È
inoltre l’unico poeta tragico latino del quale ci sono pervenute integre le tragedie che
conobbero grande fortuna nel Medioevo ed esercitarono un influsso determinante sul
teatro tragico rinascimentale e su quello elisabettiano.

Rosannna Marino è docente di Lingua e letteratura latina e di Didattica del latino presso l’Università di Palermo. Ha pubblicato numerosi saggi nell’ambito soprattutto della
letteratura filosofica latina. Studiosa di Seneca, è autrice di vari contributi sul De
beneficiis, sulle Naturales quaestiones, sulle tragedie e sulle Epistole a Lucilio (si ricorda lo studio monografico con edizione e commento in particolare dell’Epistola
85, Palermo 2005) delle quali ha curato il commento con saggio introduttivo e
la traduzione dell’intero corpus (Siena 2011). Ha inoltre curato, sul versante
retorico-filosofico, la traduzione e il commento del secondo libro del De
oratore di Cicerone (Alessandria 2015).