L’esistenza di una Setta o “Società di lesbiche” a Parigi già
prima della Rivoluzione è stata in passato contestata da più
parti, mentre oggi sembra trovare conferma in numerosi
documenti storici. Amori saffici, che rappresenta il documento più esplicito a sostegno dell’esistenza di tali società
segrete, racconta con stile raffinato le esperienze erotiche
di una sedicenne accolta tra le Tribadi della setta Anandryna. L’autore consente di sbirciare i riti segreti della setta
descrivendo le “gesta” delle protagoniste: dalla presidentessa Mademoiselle Raucourt, nota attrice e “seguace di
Lesbo” sin dalla fanciullezza, a Madame Gourdan, una celebre mezzana, e a Madame de Furiel, la nobildonna che
“acquista” dalla Gourdan la giovane protagonista. Grande classico della letteratura erotica, Amori saffici è un inno
alla bellezza del corpo femminile e ai suoi misteri.

Vissuto in Francia verso la metà del XVIII secolo, Mathieu-François Pidansat de Mairobert fu filosofo e censore reale, nonché uomo galante e assiduo frequentatore di attrici e cortigiane. Grazie alle sue conoscenze a
corte, Mairobert ebbe accesso a documenti riservati da
cui trasse ispirazione per il suo capolavoro, il romanzo
epistolare L’Espion anglais. Costantemente sorvegliato
dalla polizia, Mairobert fu arrestato e detenuto per un
anno alla Bastiglia per aver scritto versi satirici contro
Luigi X e Madame de Pompadour. Implicato successivamente in uno scandalo per omosessualità, ricevette
una pubblica nota di biasimo dal Parlamento. Morì suicida nel 1779.