DIARI 1941-1943
- Titolo: DIARI 1941-1943
- Codice EAN 13: 9788854982680
- Autore: Hillesum Etty
- Editore: Theoria
- Collana: Futuro anteriore
- N° Pagine: 224
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Narrativa italiana
- Cedola: 01/2023
Contenuto
Di Etty ci restano le numerose lettere scritte alle persone care, e il diario, che segna, attimo dopo attimo, un percorso introspettivo e di riflessione, una testimonianza sulla persecuzione ebraica e la guerra. Il linguaggio che Etty utilizza è quello che vuole testimoniare l’orrore, la crudeltà e l’odio nei confronti degli ebrei.
Esther Hillesum, detta Etty, nacque il 15 gennaio 1914 a Middelburg, in Olanda, da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica. Il padre Levie, schivo e silenzioso, insegnava lingue classiche ed era preside di un liceo; la madre Riva Bernstein, sfuggita ai pogrom, era insegnante di lingua russa. Etty negli anni della guerra studiò giurisprudenza e lingue slave, ma a causa della guerra dovette interrompere. Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, le venne
proposto anche l’opportunità di salvarsi dalla persecuzione degli ebrei, ma decise di rifiutare, scegliendo di condividere invece la sorte del suo popolo. Morì ad Auschwitz, insieme ai genitori e ad alcuni fratelli, il 30 novembre 1943.
Esther Hillesum, detta Etty, nacque il 15 gennaio 1914 a Middelburg, in Olanda, da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica. Il padre Levie, schivo e silenzioso, insegnava lingue classiche ed era preside di un liceo; la madre Riva Bernstein, sfuggita ai pogrom, era insegnante di lingua russa. Etty negli anni della guerra studiò giurisprudenza e lingue slave, ma a causa della guerra dovette interrompere. Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del Consiglio Ebraico, le venne
proposto anche l’opportunità di salvarsi dalla persecuzione degli ebrei, ma decise di rifiutare, scegliendo di condividere invece la sorte del suo popolo. Morì ad Auschwitz, insieme ai genitori e ad alcuni fratelli, il 30 novembre 1943.