FATTORIA DEGLI ANIMALI, LA - TESTO
- Titolo: FATTORIA DEGLI ANIMALI, LA - TESTO
- Codice EAN 13: 9788854982727
- Autore: Orwell George
- Editore: Theoria
- Collana: Testo a fronte
- N° Pagine: 256
- Dimensioni (cm): 13,30 x 19,70
- Rilegatura: Brossura con alette
- Argomento: Narrativa straniera
- Cedola: 01/2023
Contenuto
Con La Fattoria degli Animali Orwell intendeva mostrare il “tradimento della rivoluzione” bolscevica, il suo trasformarsi
dapprima in una dittatura e poi in un regime totalitario tale
da annichilire ogni libertà individuale. A tal fine, scelse la forma della favola, con animali parlanti e pensanti che vivono assieme agli esseri umani. La favola ha in sé un’universalità e un valore morale che danno alla rivoluzione russa una valenza più generale, un’applicabilità ad altre rivoluzioni, inserendola nel discorso del pessimismo sulla possibilità di costruire un’autentica e duratura democrazia.
George Orwell non voleva che, dopo la sua morte, la sua vita venisse ricordata in una biografia e tale desiderio potrebbe
apparire in totale contrasto con il fatto che la sua produzione letteraria si presenta, soprattutto all’inizio, come un resoconto fedele di fatti ed esperienze inequivocabilmente autobiografici.
Si percepisce, quindi, un desiderio di esporsi in netta contraddizione rispetto alla sua volontà di non rivelarsi, testimoniata anche dal fatto che per firmare le sue opere l’autore adottò uno pseudonimo. In età più matura lo scrittore mostra al mondo la sua visione profonda dell’epoca in cui stava vivendo; il suo coraggio e la sua onestà intellettuale hanno intensificato la percezione del carattere di denuncia che si respira dai suoi scritti e proprio per questo incontra serie difficoltà a essere pubblicato. Guadagnatasi quindi la fama di
autore scomodo, Orwell viene ricordato per i suoi saggi e soprattutto per 1984, ma vanno anche menzionati Fiorirà l’aspidistra e La figlia del reverendo.
dapprima in una dittatura e poi in un regime totalitario tale
da annichilire ogni libertà individuale. A tal fine, scelse la forma della favola, con animali parlanti e pensanti che vivono assieme agli esseri umani. La favola ha in sé un’universalità e un valore morale che danno alla rivoluzione russa una valenza più generale, un’applicabilità ad altre rivoluzioni, inserendola nel discorso del pessimismo sulla possibilità di costruire un’autentica e duratura democrazia.
George Orwell non voleva che, dopo la sua morte, la sua vita venisse ricordata in una biografia e tale desiderio potrebbe
apparire in totale contrasto con il fatto che la sua produzione letteraria si presenta, soprattutto all’inizio, come un resoconto fedele di fatti ed esperienze inequivocabilmente autobiografici.
Si percepisce, quindi, un desiderio di esporsi in netta contraddizione rispetto alla sua volontà di non rivelarsi, testimoniata anche dal fatto che per firmare le sue opere l’autore adottò uno pseudonimo. In età più matura lo scrittore mostra al mondo la sua visione profonda dell’epoca in cui stava vivendo; il suo coraggio e la sua onestà intellettuale hanno intensificato la percezione del carattere di denuncia che si respira dai suoi scritti e proprio per questo incontra serie difficoltà a essere pubblicato. Guadagnatasi quindi la fama di
autore scomodo, Orwell viene ricordato per i suoi saggi e soprattutto per 1984, ma vanno anche menzionati Fiorirà l’aspidistra e La figlia del reverendo.