USSARO BLU, L'
- Titolo: USSARO BLU, L'
- Codice EAN 13: 9788899997335
- Autore: Nimier Roger
- Editore: Theoria
- Collana: Gli irregolari
- Argomento: Narrativa straniera
- Cedola: 03/2020
Contenuto
Nel 1945, dopo la Liberazione, Roger Nimier si
arruola nel Secondo Reggimento Ussari. Da questa
esperienza (ma anche in aperta polemica con la
“cricca” intellettuale della sinistra francese) egli trae
la materia prima per L’ussaro blu, romanzo in parte
autobiografico, vitale e cinico, nel quale l’autore,
come è stato rilevato acutamente da Paolo Patui,
mette alle corde “i vecchi esistenzialisti e per divenire
capo carismatico di un gruppo dei nuovi ribelli
francesi, come Laurent, Déon, Blondin, che la vecchia
critica appella sprezzantemente con i termini
di ussari e fascisti”. Perché “ussaro” non è soltanto
un uomo votato alle armi, un cavalleggero dei corpi
d’élite, “ussaro” è innanzitutto una dimensione particolare
dello spirito, un modo d’essere e di confrontarsi
con la vita.
Roger Nimier (Parigi, 31 ottobre 1925 – La CelleSaint-Cloud, 28 settembre 1962) rappresenta l’esuberanza di una vita vissuta sempre al limite. Esponente
di spicco del movimento letterario degli ussari. Discepolo di Cèline, nichilista, anarchico, autodistruttivo,
esordisce a ventitrè anni con Le spade (1948). Del
1950 è il suo romanzo più celebre, L’ussaro blu. Seguono: Perfido e il saggio storico-politico Il grande di
Spagna (omaggio a Georges Bernanos). Del 1951 è I
ragazzi tristi, cui fa seguito Storia di un amore. Poi un
lungo periodo di silenzio che coincide con gli anni in
cui diventa direttore editoriale di Gallimard. Amante
delle auto sportive, muore il 28 settembre 1962 in un
incidente stradale alla periferia di Parigi, al volante
della sua Aston Martin. Aveva soltanto trentasei anni.
arruola nel Secondo Reggimento Ussari. Da questa
esperienza (ma anche in aperta polemica con la
“cricca” intellettuale della sinistra francese) egli trae
la materia prima per L’ussaro blu, romanzo in parte
autobiografico, vitale e cinico, nel quale l’autore,
come è stato rilevato acutamente da Paolo Patui,
mette alle corde “i vecchi esistenzialisti e per divenire
capo carismatico di un gruppo dei nuovi ribelli
francesi, come Laurent, Déon, Blondin, che la vecchia
critica appella sprezzantemente con i termini
di ussari e fascisti”. Perché “ussaro” non è soltanto
un uomo votato alle armi, un cavalleggero dei corpi
d’élite, “ussaro” è innanzitutto una dimensione particolare
dello spirito, un modo d’essere e di confrontarsi
con la vita.
Roger Nimier (Parigi, 31 ottobre 1925 – La CelleSaint-Cloud, 28 settembre 1962) rappresenta l’esuberanza di una vita vissuta sempre al limite. Esponente
di spicco del movimento letterario degli ussari. Discepolo di Cèline, nichilista, anarchico, autodistruttivo,
esordisce a ventitrè anni con Le spade (1948). Del
1950 è il suo romanzo più celebre, L’ussaro blu. Seguono: Perfido e il saggio storico-politico Il grande di
Spagna (omaggio a Georges Bernanos). Del 1951 è I
ragazzi tristi, cui fa seguito Storia di un amore. Poi un
lungo periodo di silenzio che coincide con gli anni in
cui diventa direttore editoriale di Gallimard. Amante
delle auto sportive, muore il 28 settembre 1962 in un
incidente stradale alla periferia di Parigi, al volante
della sua Aston Martin. Aveva soltanto trentasei anni.